Giuseppe Balsamo, nato nel 1743 e morto nel 1795, secondo alcuni grande alchimista e mago, secondo altri impostore. Palermitano di origini, visse di espedienti durante la gioventù, divenendo un personaggio di spicco negli ambienti massonici dell’epoca. Fu monaco per un periodo, ma successivamente abbandonò gli abiti del convento, sposandosi nel 1768. Dopo aver perpetrato numerose truffe e raggiri, mise da parte una consistente ricchezza personale e a Londra, nel 1776, si autoproclamò Conte Alessandro di Cagliostro. La sua fama di alchimista e guaritore raggiunse le corti più importanti d’Europa, da Londra a San Pietroburgo, dove gli fu possibile stringere amicizie con personalità di spicco come Schiller e Goethe. Alla corte di Versailles conobbe il potentissimo Cardinale di Rohan che lo coinvolse nel misterioso "affaire du collier", un complotto che diffamò la regina Maria Antonietta e aprì la strada alla Rivoluzione francese. In giro si diceva che Cagliostro possedesse la pietra filosofale e che fosse membro della massoneria. La sua fama non conobbe limiti quando affermò di essere immortale. Fu espulso dopo essere entrato in Russia e a Strasburgo diede prova pubblica di poter trasformare qualunque materiale in oro. Dopo che fu espulso anche dalla Francia e dopo aver trovato ospitalità in Inghilterra, Caliostro e sua moglie rientrarono in Italia. Fu graziato per i trascorsi illegali sul territorio italiano ma raggiunta Roma, fu arrestato dalla polizia pontificia per aver sfidato apertamente la Chiesa fondando una loggia di Rito Egiziano e assumendo il titolo di ‘’Gran Cofto’’. Fu imprigionato nelle prigioni di Castel Sant'Angelo morendo nella rocca di San Leo, al confine tra l'Emilia Romagna e le Marche. Ci sono voci però che raccontano della riuscita fuga di Cagliostro da questa prigione e che si sarebbe vestito da monaco e con in pugno la formula per la vita eterna, vagherebbe ancora in giro per il mondo con altri nomi ed altre vesti
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